reimmatricolazione auto

Targhe esaurite o inviate con il contagocce, con il rischio di rallentare le immatricolazioni e dunque tutta la filiera dell'automobile. Secondo l'Unasca, l'associazione delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica, in questi giorni si sta ripetendo "l'emergenza" della primavera scorsa, quando dagli stabilimenti del Poligrafico dello Stato di Foggia le targhe arrivavano a singhiozzo, lasciando gli uffici provinciali della motorizzazione senza scorte.

La denuncia. L'allarme è stato lanciato questo pomeriggio dal segretario nazionale di Unasca studi, Ottorino Pignoloni: "La situazione è paradossale - ha spiegato il responsabile - soprattutto se davvero dovuta a una mancata comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe da parte del Ministero dell’Economia e Finanze al Poligrafico dello Stato". Senza contare, ricorda l'Unasca, che il sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe "è unico" nel panorama comunitario, nonché "il più costoso": una coppia di targhe standard per autovettura infatti, costa 40,60 euro (44,40 ad Aosta, Bolzano e Trento).

Stop a Milano e Firenze. Secondo l'Unasca, le province in cui le targhe si sono "già esaurite" sono Ascoli Piceno, Firenze e Milano, ma presto toccherà a Modena, Torino, Grosseto e Trento: "È davvero incredibile - conclude Pignoloni - che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio il ritiro e l’uso dei veicoli già acquistati oltre a danneggiare il lavoro delle agenzie".

E' da dire che il mese di gennaio 2015 ha registrato, almeno sino al 27 del mese, un improvviso picco di immatricolazioni assestandosi su un più 20% rispetto a gennaio 2014 ma questo non deve rappresentare un alibi dato che già il mercato auto in italia è in crisi da tempo, ed i tentativi di ripresa debbono dallo stato essere aiutati invece che affossati da situazioni come quella descritta.

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